giovedì 9 gennaio 2014

Arte in 140 caratteri

Soggetti banali, brutti, insignificanti. Attimi rubati. Dipingo ciò che vedo, la mia realtà, ciò che mi circonda.


Credo che l'arte quasi sempre sia specchio del contesto socio-storico-culturale in cui si sviluppa, anche inconsciamente.

Da artista vivo il mio tempo e coi miei quadri posso rappresentarlo o rifuggirlo.

Io voglio limitarmi a seguire i miei impulsi, desideri espressivi, smettendo di pormi limiti e troppe domande. Dipingere.


Comunque l'arte a mio avviso deve avere anche una valenza formale, estetica.

Estetica e creatività devono far parte dell'arte, dove estetica sta per forma. Altrimenti di cosa stiamo parlando?

Diciamo che dentro il guscio deve esserci un frutto commestibile, pena l'inutilità dell'arte.  

E comunque credo che il messaggio dell'artista possa essere inconsapevole non necessariamente voluto.

Fermarsi a guardare la propria ombra e poi ripartire. L’ombra fa parte di noi.   

Mi rassegno, ma non rassegno le mie dimissioni da artista.

A me pare che venga soprattutto apprezzata ultimamente e che le venga dato parecchio risalto, specchio dei valori?

Guardo servizi Sky su alcuni artisti contemporanei... Parlano, spiegano, danno importanza ... L'arte dovrebbe parlare da sola.  

No, decisamente non amo l'arte concettuale. I concetti me li spiega un letterato. Il pittore deve darmi emozioni a priori , prima di dire.

Alcuni vogliono dare spiegazioni intelligenti a scelte semplici e istintive per giustificare delle casualità. Non li sopporto.  

Se sei un disegnatore mi devi dare un motivo filosofico sul perché usi la grafite?! Ma va là puzzone!  

La cosa migliore per un artista è ignorare i commenti dei familiari.  

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